Mindful-Eating seconda settimana Daniele Filippi Psicologo Lucca

Mindful-Eating, seconda settimana

Clicca qui per scoprire in cosa consiste la Mindful-Eating.

Se vuoi approfondire, prenditi un momento di tempo e leggi qualcosina in più per capire di cosa si tratta.

All’interno del mondo della Mindful-Eating ci sono alcune linea guida su come (re)imparare ad alimentarsi consapevolmente. Dentro queste linee guida vengono proposti alcuni step da seguire, mentre altri approcci prendono in considerazione dei veri e propri protocolli. In ogni caso, tutti convergono nel proporre un approccio al cibo che ci concentra sul come, non sul cosa mangiare.

Mindful-Eating, seconda settimana: cura il tuo ambiente

Nella seconda settimana si invitano i partecipanti al gruppo o la persona a concentrarsi su un altro aspetto, utile per creare le condizioni adeguate allo svolgimento della pratica: la creazione di un ambiente confortevole e di nuove ritualità.

Come la Mindfulness, anche la Mindful-Eating necessita di un ambiente adatto per essere svolta.

Se ti trovi spesso a mangiare da solo/a, curare ciò che ti circonda è fondamentale. Se la tavola è spoglia compra un vado che ti piace con dei fiori che siano colore; utilizza il servizio buono di piatti e posate, concediti se vuoi un buon bicchiere di vino. L’esperienza del nutrirsi non coinvolge solo il gusto ma dovrebbe stimolare anche gli altri sensi.

Mindful-Eating, seconda settimana: cura il tuo tempo

Insieme alla cura dell’ ambiente che ti circonda, porta attenzione anche al tuo tempo. Una vita frenetica dove non c’è tempo per curarti di te, è una vita sicuramente “produttiva” ma forse non “felice” come dovrebbe essere. Prendersi del tempo per mangiare equivale a prendersi del tempo per nutrirsi, anche da un punto di vista auto-affettivo. Se ad esempio hai 20 minuti per mangiare e lo stress è tanto alto da farti accendere il cellulare in quei minuti, prova a non farlo e goderti ciò che hai davanti.

Se ciò che ti si presenta nel piatto è buono e ben preparato, vuol dire che dietro c’è dell’impegno, della cura. Arrivare fino al punto di preparare un buon pasto per poi mangiarlo in tutta fretta significa aver gettato alle ortiche il tuo stesso tempo. Prova a ascoltarti mentre assapori in quei 20 minuti quello che hai nel piatto, ti assicuro che l’esperienza è molto più appagante di passare quei minuti fissando un monitor.

Mindful-Eating: ambiente + tempo = cura di te

Se sei riuscito/a mettere insieme tempo e ambiente, è il momento di porre cura al tuo piatto. Su questo specifico punto ci torneremo più avanti, per ora ti è utile sapere che laddove non solo il gusto viene appagato ma anche la vista, è stato dimostrato che avvertiamo un senso di “riempimento” molto prima rispetto a quando andiamo a soddisfare solo il gusto. Non per caso i grandi Chef pongono tanta cura nell’impiattamento.

Sanno bene che appagando anche la vista i clienti usciranno dal locale più contenti, eppure avrebbero potuto presentare il cibo in modo diverso magari in minor tempo. Senza dover per forza diplomarsi presso l’Alma, puoi anche tu impiattare con maggiore cura, prendendoti davvero cura di te.

Esempio: se la tua scelta per pranzo ricade su riso e pollo, non mettere pollo da una parte e riso dall’altra. Prova a porre il riso in un bicchiere col fondo ricurvo, riempilo fino in cima e poi voltalo in giù. Si creerà uno spazio concavo dove poter porre il tuo pollo magari aromatizzato con le spezie e accompagnando il tutto con un buon vino. Come vedi non sono necessari grandi doti culinarie per prenderti cura di te, basta fantasia e voglia di mettersi in gioco.

Guarda questo video per saperne di più sull’impiattamento 😉